giovedì 22 novembre 2012
anziano regala il suo patrimonio perchè stanco di pagare le tasse
TREVISO - «Non ne posso più di convivere con la preoccupazione di pagare le tasse, a cui ora si è aggiunta anche l'Imu: voglio trascorrere in modo sereno gli ultimi anni che mi restano da vivere». È così che Bruno Fornasier, 78enne ex meccanico ora in pensione, senza moglie e senza figli, ha spiegato la decisione di cedere tutti i suoi immobili all'istituto di ricovero e assistenza agli anziani di Treviso in cambio della garanzia di avere un posto in una struttura dell'Ipab vita natural durante.
E con tutti gli immobili si intendono sei case: quattro a Treviso, una a Spresiano e una a Conegliano. Per un valore totale stimato in oltre 1,3 milioni di euro. Più di 2 miliardi e mezzo delle vecchie lire. «Vi lascio tutto quello che ho perché d'ora in poi voglio stare tranquillo con la certezza che ci sarà chi si occuperà di me - si sono sentiti dire un paio di mesi fa i vertici dell'Israa - non voglio più dover pensare alle tasse, così come non voglio più star dietro alle manutenzioni». Ovviamente il presidente dalla casa di riposo, Fausto Favaro, non se l'è fatto ripetere due volte e ha subito avviato l'iter burocratico per far andare in porto il passaggio senza intoppi. Sino a ieri, quando è arrivata la conferma ufficiale.
«Si tratta di uno dei lasciti più importanti che ci siano mai capitati - spiega il numero uno dell'Ipab, l’Istituto pubblico di assistenza e beneficienza - soprattutto se pensiamo che in cambio il nostro anziano non ha voluto nemmeno granché: gli verrà garantita assistenza sino alla morte, il pagamento delle spese per il funerale e l'acquisto di un loculo nel cimitero della città». Tanto che la casa di riposo ha pure fatto una prima stima di quanto, alla fine, resterà nelle proprie casse. «Abbiamo stimato che il nostro patrimonio aumenterà in modo netto di circa un milione di euro - rivela il presidente - anche se bisogna dire che è una cosa davvero inconcepibile che su donazioni del genere istituti come il nostro debbano pagare l'11 per cento di tasse». Cioè circa 140 mila euro.
Ma di questi tempi è tutto grasso che cola. L'Ipab ha già iniziato a pensare a come far fruttare le case piovute dal cielo. «Verranno messe a reddito per ridurre i costi e tenere basse tutte le rette - conclude Favaro - il mio mandato scade tra poco e il prossimo presidente deciderà se venderle, affittarle o sistemarle». Ieri si è svolta nella casa-albergo di Treviso una cerimonia per la donazione.
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