Sebastiano in pieno Relax dopo il gioco caffe al grangala aninazione

Segui in diretta le novità sulle curiosità del mondo dell'animazione.

Gambacorta Sebastiano durante le prove, del guest show

Grande organizzatore di spettacolo ospiti. ormai ha carattere per poter svolgere un importante ruolo nella Esse Animazione.

Spettacolo con il fuoco

Combattimento in piscina con Spade Infuocate

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lunedì 21 ottobre 2013

vedova fa sesso con l'amante al cimitero. Sulla tomba del marito

NAPOLI - Di posti strani per scambiarsi effusioni ce ne sono tanti, ma alcuni hanno un significato più forte rispetto ad altri. Una coppia è stata sorpresa a fare sesso all’interno del cimitero di Cimitile, in provincia di Napoli. Come racconta retenews24.it, una 37enne dell'area nolana è stata beccata in flagranza con l'amante. Non solo. La donna è vedova da alcuni anni dopo che il marito è deceduto in un incidente stradale e gli incontri sessuali avvenivano proprio accanto al loculo del coniuge defunto. A scoprirli sarebbe stato il custode del cimitero. La storia ha fatto il giro del web e sta portando scompiglio nel paesino campano, e mentre c'è chi giura che sia tutto vero, c'è anche chi è convinto si tratti solo di un'invenzione fantasiosa. Una bufala, insomma.

mercoledì 15 maggio 2013

ragazzo 34 enne Dichiarato morto, si risveglia al suo funerale “Ormai è acqua passata per me, mi è stata data un'altra possibilità e sono vivo. Mi sento bene adesso”

L'uomo, un 34enne dello Zimbabwe, si è risvegliato alla presenza di parenti e amici accorsi per partecipare alla veglia funebre in suo onore.

Dichiarato morto, si risveglia al suo funerale.
Molti amici e conoscenti erano già andati nella sua abitazione per dare le condoglianze alla famiglie e tutto era già pronto per il trasposto nella camera mortuaria per la veglia funebre, ma un 34 enne dello Zimbabwe dichiarato morto si è svegliato scatenando panico e paura fra i presenti. L'uomo era già stato sistemato nella bara che però era ancora aperta per l'ultimo saluto di parenti e amici quando ha cominciato a muoversi. Il primo ad accorgersi che l'uomo non era morto è stato il suo datore di lavoro che aveva visto le gambe del 34 enne muoversi nella bara, pochi secondi dopo anche altri si accorgono che Brighton Dama Zanthe, questo il nome dell'uomo risvegliato, era vivo. Pochi minuti ancora e il 34enne era fuori dalla bara tra l'incredulità dei presenti che lo hanno aiutato ad alzarsi e poi a sedersi nella stessa stanza dove c'era la cassa. Immediatamente soccorso dai parenti che lo hanno assistito in attesa dell'arrivo dell'ambulanza,  Zanthe è stato poi trasportato in un ospedale locale. Nel sanatorio l'uomo è rimasto ricoverato due giorni per gli accertamenti del caso, ma ora sta bene e  ha commentano così l'accaduto: “Ormai è acqua passata per me, mi è stata data un'altra possibilità e sono vivo. Mi sento bene adesso”

martedì 7 maggio 2013

"Venite in albergo da noi, siamo i più vicini alla sede del tragico avvenimento". Albergo invia email a tutti


Martedì 7 Maggio 2013
"Venite in albergo da noi, siamo i più vicini alla sede del tragico avvenimento".
É la sintesi dell’email inviata, con tanto di offerte e sconti, alla redazione del Messaggero e chissà a quante altre.
A inviarla è l’hotel Villa Pirotta di Sannicandro, il paesino in provincia di Bari dove il 3 maggio il farmacista Michele Piccolo, 55 anni, ha prima ucciso a colpi di pistola la moglie Maria Chimienti e i due figli, Claudio e Letizia, di 24 e 20 anni, e poi si è suicidato. Ne hanno parlato tutti i quotidiani e i telegiornali nazionali: una tragedia familiare che ha scosso il paese e l’Italia intera. Ma evidentemente non Mariangela, la responsabile dell’ufficio booking dell’hotel Villa Pirotta che ha pensato ”bene” di sfruttare i riflettori puntati sulla zona per riempire le stanze e tirare sù gli incassi.

Un’email così paradossale che in un primo momento è stata cancellata senza troppa attenzione. Ma quelle frasi così sfacciate e ciniche, sono rimbalzate nella testa fino a catturare l’attenzione.
E così si ripesca il messaggio dal cestino della posta cancellata, lo si rilegge con calma, e si resta allibiti.
E pensare che dicono che sono i giornalisti gli avvoltoi che si lanciano senza scrupoli sulle tragedie degli altri.

Ma dove siamo finiti? Ma come ci siamo ridotti? Vogliamo aprire un agriturismo nel bosco di Castagneto Carducci dove è stata strangolata Ilaria Leone? Vogliamo pubblicizzare il fastfood a Dragona dove è stata accoltellata a morte Alessandra Iacullo? Aprire una Spa per fare le terme nelle campagne di Avetrana dove è stata uccisa Sarah Scazzi, una sala Bingo a Brembate di sopra intitolata a Yara Gambirasio?

E non c’è crisi economica che possa giustificare un’email così: «Spettabile redazione “Il Messaggero”, siamo l'unico Hotel presente a Sannicandro di Bari, ed operiamo nel settore alberghiero da oltre 15 anni - è l’inizio del messaggio - Vi contattiamo in merito all’episodio drammatico che ha interessato il nostro paese».

Qualunque giornalista, a questo punto, si aspetterebbe la richiesta di trattare con delicatezza l’accaduto, per rispetto dei familiari e della comunità scioccata. E invece no, scatta subito l’offerta speciale: «Sapendo che le vostre troupe sono impegnate nella cronaca di tale avvenimento, vorremmo rendervi noto che saremmo lieti (lieti! ndr) di ospitare i vostri operatori, in quanto i più vicini alla sede del tragico avvenimento, ma anche perché il nostro hotel è dotato di un parcheggio gratuito custodito di circa 4000 metri, eventualmente a disposizione per i vostri mezzi di trasporto, colazione a buffet fatta in casa inclusa nel costo della camera, noleggio biciclette gratuito e possibilità di una cena semplice presso la nostra struttura previo preavviso».

E ancora: «Ogni camera è corredata di riscaldamento/aria condizionata, telefono con linea esterna, tv LCD, accesso internet wireless e bagno privato con asciugacapelli e linea cortesia etc... Qualora vogliate, potrete dunque usufruire della convenzione a voi riservata come di seguito». E giù il listino prezzi e sconti per camera standard oppure doppia. «Per qualsiasi dubbio o chiarimento non esitate a contattarci». Povera Italia.

lunedì 15 aprile 2013

COPPIA FA SESSO SUL COFANO DI UN'AUTO. POI CALCI E PUGNI AL PROPRIETARIO

REGGIO EMILIA - Sorpresi ad amoreggiare sul cofano di un'auto, parcheggiata nel centro storico di Reggio Emilia, hanno picchiato il proprietario della vettura e un amico che avevano accennato ad una timida protesta, poi si sono accaniti sulla vettura, danneggiandola gravemente.
I carabinieri li hanno poi arrestati per lesioni personali e danneggiamento: protagonisti, ieri notte, due studenti moldavi, una ragazza e un ragazzo di 18 e 21 anni, residenti in città.
Il proprietario dell'auto, trentenne, ha riportato la frattura di una mano e guarirà in 40 giorni. Anche lo studente è rimasto ferito prendendo a pugni l'auto: ne avrà per 35 giorni.

martedì 2 aprile 2013

Medici asportano un tumore di 38 chili

L'intervento portato a termine a San Donà su una 50enne
di Jesolo. I reni erano schiacciati e i polmoni molto limitati

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La radiografia che mostra la massa tumorale (Ulss 10 San Donà)
VENEZIA - In pochi mesi aveva sviluppato un gigantesco tumore addominale: una massa di 38 chili che stava compromettendo la sua salute. Protagonista di questa vicenda medica una 50enne di Jesolo: oggi la donna ha lasciato il reparto di Chirurgia dell'Ospedale di San Donà di Piave dopo che i medici le hanno asportato l'intera massa tumorale.

L'intervento chirurgico è riuscito per merito della cooperazione di 5 unità operative.
Si tratta di un caso particolare, non tanto per le dimensioni della massa quanto per la compressione che la massa esercitava su tutti gli organi addominali e toracici, e in particolare sui grossi vasi addominali. L'attività di vari organi era stata infatti progressivamente e notevolmente ridotta: i reni erano completamente schiacciati dalla massa, la mobilità e l'espandibilità dei polmoni erano state fortemente limitate dall'elevata pressione addominale. L'aspetto più problematico era però rappresentato dalla compressione quasi totale della vena cava che aveva prodotto una trombosi degli arti inferiori e che stava risalendo verso il cuore causando fenomeni di embolizzazione polmonare già manifestati alcune settimane prima.

«Quando la paziente è giunta alla nostra osservazione - spiega il primario di Chirurgia, Paolo Sorrentino - ci si è subito resi conto che il rischio più consistente era rappresentato proprio dalla possibilità di una embolizzazione massiva nel momento in cui la massa sarebbe stata rimossa, determinando di conseguenza una decompressione improvvisa della vena cava e l'ipotetica liberazione degli emboli». In stretta collaborazione con le unità operative di Emodinamica, Anestesia e Rianimazione, Radiologia e Urologia, è stato deciso di procedere alla preventiva detensione parziale della massa, in parte solida e in parte liquida, ad addome chiuso, effettuata grazie all'esperienza maturata in chirurgia laparoscopica. In questo modo è stato possibile permettere alla vena cava di distendersi gradualmente acconsentendo il posizionamento di un filtro cavale per portare la paziente in sala operatoria in condizioni di sicurezza.

La detensione è stata graduale: in tre giorni è stato ridotto il peso della massa a circa venti chili. In seguito al posizionamento del filtro cavale la donna è stata infine sottoposta all'intervento che l'ha liberata dall'enorme massa. «L'esito positivo di questo intervento va sicuramente attribuito a un lavoro di equipe - conclude il dottor Sorrentino - nel quale specialisti e personale infermieristico di cinque unità operative hanno contributo in modo determinate, dando esempio di forte affiatamento, perfetta integrazione e alta professionalità».

lunedì 1 aprile 2013

Finalmente è stata trovata la sostanza per sconfiggere il Tumore. oligosaccaridi di mele e hanno ucciso il 46% dellecellule del cancro del colon umano

ECCO LA SOSTANZA CHE UCCIDE LE CELLULE
DEL CANCRO: "VIENE ESTRATTA DALLE MELE"

PECHINO - Un'incredibile scoperta, che potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina. Si chiamano oligosaccaridi di mele e hanno ucciso il 46% delle cellule del cancro del colon umano. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università di Xi'an, in Cina. Questa sostanza, assolutamente naturale, ha un'effetto nettamente più efficace di qualsiasi farmaco chemio utilizzato per combattere i tumori.
Un risultato davvero eccezionale, considerando che il cancro al colon è la seconda causa di morte per tumore nelle donne di tutto il mondo, e la terza causa negli uomini.

giovedì 28 marzo 2013

prosperosa ragazza 17enne ed un 30enne trevigiano fanno sesso vicino ala stazione

La polfer li ha sorpresi al culmine del rapporto: seminudi e imbarazzati non hanno cercato di giustificarsi (foto archivio)
di Nicola Cendron
TREVISO - Una voglia improvvisa, un'esplosione di ormoni e di passione, una forza tale da spingerli a fare sesso anche in un luogo tutt'altro che isolato, la stazione dei treni, rompendo ogni freno inibitorio, trasformando un'auto in un set a luci rosse, la più classica delle alcove.
Impossibile non venire scoperti, impensabile non ci fossero conseguenze per un gesto tanto trasgressivo. A finire nei guai un'avvenente e prosperosa ragazza 17enne ed un 30enne trevigiano. Le loro posizioni sono ancora al vaglio della polizia ferroviaria di Treviso ma per entrambi potrebbe scattare una denuncia per atti osceni in luogo pubblico.

L'episodio che li ha visti protagonisti è avvenuto qualche giorno fa, verso le 22 di sera. I due amanti sono stati sorpresi a fare sesso a pochi passi dalla stazione ferroviaria, all'interno dell'auto dell'uomo: il mezzo era posteggiato vicino ai cassonetti, tra il chiosco della pizza al taglio e l'ufficio dei taxi. Forse credevano che quel nascondiglio, si fa per dire, li celasse da sguardi indiscreti ma il vetro dell'auto probabilmente non si è appannato a dovere. L'uomo è la minorenne si sono denudati, solo in parte, e poi si sono lasciati andare alla passione più sfrenata, ansimanti. A rendersi conto di quanto stava avvenendo all'interno della vettura sono stati alcuni passeggeri che stavano allontanandosi dalla zona della stazione, sbalorditi per quanto stava accadendo. Poco dopo, al culmine del rapporto sessuale in corso, sono intervenuti anche gli agenti della polizia ferroviaria che aveva notato degli strani movimenti nell'auto attraverso le telecamere di videosorveglianza che avrebbero immortalato quello che ha tutti i crismi di un filmato a luci rosse.

Inequivocabile la scena che si è presentata ai poliziotti: i due focosi amanti, ovviamente imbarazzati, sono stati costretti a rivestirsi e sono stati quindi identificati. L'uomo e la minorenne non avrebbero cercato di giustificarsi: alle loro spalle non risulterebbe nessun precedente penale. Ora però rischiano di dover pagare a caro prezzo un momento di cedimento alla passione più sfrenata e trasgressiva.

lunedì 11 marzo 2013

Airpod: Produzione di auto ad aria compressa

LA MINI VETTURA AD ARIA COMPRESSA SI CHIAMA AIRPOD
costerà 7000 euro, raggiungerà la velocità massima di 80 km all’ora Non avrà volante ma un joystick che consentirà di parcheggiarla in verticale.«Metti l’ aria nel serbatoio dell’ auto». Sarà probabilmente una frase del genere che ci sentiremo dire dalla metà del 2013, data in cui sarà commercializzata la : la AirPod prodotta dalla Motor Development International (Mdi) in partnership con Tata Motors, super leggera ed alimentata ad aria appunto; 7 Kw per una velocità massima di 80 km/h e presentata ieri nell’area portuale di Cagliari. Costerà 7000 euro e il primo modello ad arrivare sarà una city car, seguito poi da una gamma infinita di modelli, dalla berlina da famiglia alla vetturetta per 14enni al bus, passando per il veicolo commerciale, il trattore e il container. Non manca nulla, perfino un motore da attaccare a casa ad una presa di corrente per usarlo come generatore in caso di emergenza.
 
QUESTA AIRPOD POTREBBE ESSERE UN OTTIMA ALTERNATIVA AL COSTO DEI CARBURANTITRADIZIONALI
all’inquinamento dei motori a scoppio e all’inesorabile consumo del petrolio. Dice l’ imprenditore Massimo Locci che delle 20 fabbriche che si prevede di costruire sul territorio italiano «quella in Sardegna sarà la prima, giacché la Sardegna deve avere un ruolo guida nella produzione dei veicoli alimentati ad energia alternativa. Il mondo cambia velocemente e la tecnologia non può attendere i tempi della burocrazia». Proprio per questo il presidente dell’ Autorità portuale Piergiorgio Massidda è intenzionato in ogni modo ad andare incontro al progetto di Locci e compagni concedendo i 900 ettari del porto canale e anticipando di voler realizzare il porto franco fiscale di cui ha parlato con il presidente del consiglio Monti, per realizzare il “Green Port” e farne la porta dell’ Africa sia in entrata che in uscita, «dato che il futuro è in quei mercati». Guy Negre, fondatore della Mdi, un passato in Formula1 con la Wiliams, accetta di rispondere ad alcune domande. «La piccola AirPod- dice – ha 7 Kw, e una velocità massima di 80 Km/h, si ricarica in 3 minuti». Inoltre come aggiunge il socio Verdiani «avremo una fabbrica a Km 0. L’ 80% del veicolo sarà prodotto in loco, dando lavoro e lasciando quindi i soldi sul territorio. E fa notare come l’ auto si piloti con un joystick elettromeccanico che permette di parcheggiare anche verticalmente rispetto al marciapiede facendo scendere i passeggeri sempre direttamente su questo, in totale sicurezza.prima auto ad aria compressa
di Michele Ciampi – La Nuova Sardegna 

venerdì 1 febbraio 2013

Zia e nipote fanno l'amore in macchina, ma rimangono incastrati. Solo il 118 è riuscito a staccarli

PERUGIA - Si erano appartati in auto sulle rive del lago Trasimeno per fare sesso indisturbati e al culmine della passione si sono incastrati. Incidente imbarazzante per una coppia di Perugia formata da una zia e un nipote di poco più giovane di lei. Per separare i corpi avvinghiati ci sono voluti la chiamata al 118 e l'intervento del chirurgo. I due giovani e focosi amanti poi hanno lasciato l'ospedale consapevoli che l'indomani la loro disavventura sarebbe stata sulla bocca di tutti.

venerdì 4 gennaio 2013

Uomo “risponde” al ferro da stiro anziché al telefono: ustionato

E’ il classico incidente da cartone animato. Oppure, come qualcuno nota, la prova definitiva che gli uomini non sono in grado di fare più cose contemporaneamente. Il 32enne Tomas Paczkowski ha avuto una pessima esperienza mentre cercava di dimostrare alla moglie che era in grado di svolgere i compiti domestici. “Mi sono messo a stirare [...]

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